Campanile di Giotto

Una veranda in fiore. La Firenze di Buti e Boccaccini

Una veranda in fiore. La Firenze di Buti e Boccaccini
Pubblicità dei dischi di Boccaccini (realizzati per l’etichetta milanese La Voce del Padrone) sul retro del Canzoniere della Radio, raccolta periodica di canzoni (pubblicata da G. Campi, Foligno) della metà del secolo scorso (del 15 Agosto del 1942).


Il Campanile di Giotto è uno dei luoghi fiorentini più famosi nell’immaginario popolare, tanto amato da trovare posto in poesie e canzoni diventate famose in tutto il mondo come simboli d’italianità. Il caso più celebre è quello di Madonna fiorentina (1941, Bixio - Cherubini), un successo interpretato nel secolo scorso da Carlo Buti e da Otello Boccaccini («Svegliati ancor madonna fiorentina, / tutta Firenze è una veranda in fiore. / Un menestrello mormora in sordina / il ritornello: Amore, amore, amore! […] Tinge color di violetto / il campanile di Giotto. / S'ode nell'alba lo squillo, / la festa del grillo, la festa del cuor!»). Carlo Buti (Firenze, 1902 - Montelupo Fiorentino, 1963), famoso stornellatore fiorentino, è uno dei cantanti italiani più conosciuti in tutto il mondo tra gli anni Trenta e i Cinquanta. Incide centinaia di canzoni per l’EIAR (oggi RAI), e vende dischi in Italia e all’estero. I suoi successi radiofonici sono stati tradotti in molte lingue, e alcune città americane gli hanno dedicato strade o piazze. Otello Boccaccini (Grassina, 1910 - Premilcuore, 1992) vince il concorso radiofonico per le nuove voci dell’EIAR (oggi RAI) nel 1938, e diventa subito un beniamino del pubblico italiano. Recita nel film Ecco la radio! (1940) e incide decine di dischi in pochi anni, per poi ritirarsi dalla scena. È una delle voci più importanti della musica italiana alle soglie del secondo conflitto mondiale.