Il Complesso di San Firenze è il pricipale monumento dell’architettura barocca fiorentina. L’imponente edificio, che domina l’omonima piazza, deve il suo nome non alla città ma al nome di San Fiorenzo, a cui era dedicata una chiesa che anticamente sorgeva in quell’area. Il complesso comprende due costruzioni: la chiesa di San Filippo Neri, costruita tra il 1668 e il 1715 e l’oratorio, realizzato da Zanobi del Rosso nel secondo Settecento. Al tempo di Firenze capitale, tra il 1865 e il 1870, l’edificio fu scelto come sede del Ministero della Pubblica Istruzione. Furono dunque proprio le sue sale a fare da scenario alle iniziative del ministro Emilio Broglio: fervente sostenitore delle idee linguistiche di Alessandro Manzoni, Broglio nominò una commissione con l’incarico di «ricercare e di proporre tutti i provvedimenti e i modi coi quali si possa aiutare e rendere più universale in tutti gli ordini del popolo la notizia della buona lingua e della buona pronunzia». Manzoni, scelto dal ministro come presidente della commissione, scrisse una Relazione nella quale riassunse le sue idee linguistiche e indicò alcuni provvedimenti per unificare, anche dal punto di vista linguistico, il neonato Stato italiano.

Curiosità: dopo aver ospitato per anni gli uffici del Tribunale, il complesso attende oggi di essere restituito ai fiorentini e ai turisti.