Università degli studi di Firenze, Facoltà di Lettere e Filosofia

Bruno Migliorini e Firenze

Bruno Migliorini e Firenze
Bruno Migliorini. Courtesy of © Accademia della Crusca.
Bruno Migliorini è stato per quattordici anni presidente dell’Accademia della Crusca, che oggi custodisce la sua biblioteca, i suoi schedari e una parte delle lettere scritte dal linguista e di quelle inviategli dai suoi illustri corrispondenti.


Bruno Migliorini (Rovigo, 1896 - Firenze, 1975), uno dei linguisti italiani più importanti del Novecento, ha con Firenze un rapporto professionale ma anche affettivo. Nel 1939 viene chiamato a insegnare Storia della lingua italiana alla facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo fiorentino. Il palazzo dell’Università di Firenze è anche il luogo in cui Migliorini ha l’occasione di conoscere altri illustri studiosi che a partire dal 1945 si raccolgono intorno a Giacomo Devoto nel Circolo linguistico fiorentino, che ancora oggi continua a promuovere il dibattito su temi di linguistica. È autore di opere come la prima monumentale Storia della lingua italiana e fonda, sempre con Giacomo Devoto, la rivista Lingua Nostra. È tra i primi ad indagare sisematicamente l’italiano contemporaneo. Come presidente dell’Accademia della Crusca (1949-1963), Migliorini dà nuovo impulso alla ripresa dell’attività lessicografica che ritiene una delle missioni più importanti dell’istituto. Migliorini si fa sostenitore di un purismo moderato (da lui stesso definito neopurismo) e non pregiudizialmente avverso ai forestierismi: accetta i prestiti per cui manchi un corrispondente italiano (prestiti “di necessità” e non “di lusso”) mentre preferisce calchi e adattamenti che possono inserirsi in famiglie di parole già esistenti in italiano. A lui si devono anche alcuni fortunati neologismi: nel 1932 approva la sostituzione di chauffeur con autista (secondo una proposta dalla Confederazione Trasporti) e propone l’adozione di regista, termine che si è imposto sul francesismo régisseur o metteur en scène.