Chiesa di San Remigio

Gherardello e la cultura del Trecento

Gherardello e la cultura del Trecento
Gherardello da Firenze, I’ vo bene (ballata), particolare dal Codice Squarcialupi Pal. 87, Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana.


Gherardello da Firenze (Firenze, 1320/1325 - 1362/1363) è un importante esponente della musica profana del XIV secolo, definita dagli studiosi Ars Nova in virtù delle sue novità strutturali e formali (e contrapposta alla Ars Antiqua, la polifonia sacra del secolo precedente). Cappellano della Chiesa di Santa Reparata dal 1345 al 1351, e in seguito membro dell’Ordine dei Vallombrosani (nell’attuale Abbazia di Vallombrosa, a Reggello), nei suoi ultimi anni di vita è priore della chiesa di San Remigio. La fama del compositore (Franco Sacchetti lo nomina nel famoso capitolo Lasso, Firenze mia, ch'io mi ritrovo: «Chi avesse avuto in musica diletto / Lorenzo ritrovava e Gherardello, mastri di quella sanza alcun difetto») è legata per i contemporanei soprattutto alla produzione sacra, della quale è rimasto ben poco. Più conosciuta è invece oggi la sua produzione profana: madrigali, ballate e la musica della caccia Tosto che l’alba del bel giorno appare. L’importanza di Gherardello è testimoniata in due noti sonetti trecenteschi, interessanti per la storia linguistica e letteraria, composti in occasione della sua morte: Francesco di Simone Peruzzi invia Ralegratevi, Muse or giubilate a Franco Sacchetti («[…] Che benedette / sian qui via vita e veritate -, / cominciò allora l’anima beata / drizzando gli occhi suoi a chi venía / con nota tal che tutto il ciel si volse […]»), il quale risponde componendo Come in terra lasciò sconsolate («[…] così, giugnendo a l’alta deitate / tra l’alme sante, tutte a lui dilette / cantando melodìe dolci e perfette / fe’ ralegrar il ciel con sua bontate […]»). Molti documenti risalenti a Gherardello sono contenuti in due importanti codici conservati a Firenze: lo Squarcialupi Pal.87 della Biblioteca Medicea Laurenziana e il Panciatichiano 26 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.