Villa Medicea di Castello
Giovanni Nencioni (Firenze, 1911-2008) è un linguista legato alla sua città natale sia per l’attività di docente di Storia della lingua italiana svolta prevalentemente presso l’Università di Firenze, sia, soprattutto, per gli anni spesi come presidente dell’Accademia della Crusca (1972-2000; onorario dal 2000 fino alla morte), in cui è stato anche direttore del Centro studi di grammatica. Oggi una sezione della biblioteca della Crusca ospita i volumi appartenuti allo studioso ed è a lui dedicata. Nencioni, «nume della purezza del fiorentino», come l’ha definito Indro Montanelli, era anche accademico dei Lincei e ha insegnato per molti anni alla Scuola Normale superiore di Pisa, anche come professore emerito. La sua produzione scientifica indaga molti aspetti della storia della nostra lingua, dai primi secoli fino all’Ottocento, in particolare con saggi su Manzoni e Verga, fino a toccare questioni come il rapporto tra estetica crociana e linguistica, e ancora, tra lingua scritta, lingua parlata e lingua recitata; temi sempre attuali che non possono essere trattati, ancora oggi, prescindendo dai suoi lavori. Importante anche la sua attività di divulgatore di alto livello, che si espresse tra l’altro attraverso il foglio periodico “La Crusca per voi”, per molti anni distribuito gratuitamente a chi ne facesse richiesta.
Giovanni Nencioni presidente dell’Accademia della Crusca
Giovanni Nencioni.
Giovanni Nencioni ritratto nella Sala delle Pale dell'Accademia della Crusca, lo storico istituto di cui fu a lungo presidente.
Giovanni Nencioni ritratto nella Sala delle Pale dell'Accademia della Crusca, lo storico istituto di cui fu a lungo presidente.
Giovanni Nencioni (Firenze, 1911-2008) è un linguista legato alla sua città natale sia per l’attività di docente di Storia della lingua italiana svolta prevalentemente presso l’Università di Firenze, sia, soprattutto, per gli anni spesi come presidente dell’Accademia della Crusca (1972-2000; onorario dal 2000 fino alla morte), in cui è stato anche direttore del Centro studi di grammatica. Oggi una sezione della biblioteca della Crusca ospita i volumi appartenuti allo studioso ed è a lui dedicata. Nencioni, «nume della purezza del fiorentino», come l’ha definito Indro Montanelli, era anche accademico dei Lincei e ha insegnato per molti anni alla Scuola Normale superiore di Pisa, anche come professore emerito. La sua produzione scientifica indaga molti aspetti della storia della nostra lingua, dai primi secoli fino all’Ottocento, in particolare con saggi su Manzoni e Verga, fino a toccare questioni come il rapporto tra estetica crociana e linguistica, e ancora, tra lingua scritta, lingua parlata e lingua recitata; temi sempre attuali che non possono essere trattati, ancora oggi, prescindendo dai suoi lavori. Importante anche la sua attività di divulgatore di alto livello, che si espresse tra l’altro attraverso il foglio periodico “La Crusca per voi”, per molti anni distribuito gratuitamente a chi ne facesse richiesta.