La Villa di Castello, il cui nucleo più antico era costituito da una torre difensiva del XII secolo, entrò a far parte dei possedimenti della famiglia Medici quando, nel 1477, due cugini di Lorenzo il Magnifico l’acquistarono dalla famiglia della Stufa. Dopo essere stata coinvolta nel saccheggio che seguì l’assedio di Firenze del 1529-1530, la villa divenne la residenza prediletta di Cosimo I, che affidò a Niccolò Pericoli detto il Tribolo la ristrutturazione del giardino e al Vasari la direzione dei lavori. Sottoposto nei secoli seguenti a lavori di ampliamento e abbellimento ad opera dei Lorena e dei Savoia, l’edificio fu infine donato da questi allo Stato nel 1919. Dal 1966 è sede dell’Accademia della Crusca, che ha potuto però insediarvisi solo nel 1972, al termine di un lungo restauro. La storica accademia fondata da Salviati si occupa di ricerca scientifica nel settore della lessicografia, di promozione dell’italiano all’estero, di insegnamento della lingua italiana, di comunicazione in generale. L’attività più importante resta però quella lessicografica ed editoriale che ha portato nei secoli alla pubblicazione delle cinque edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca e all’istituzione dell’OVI, l’Opera del Vocabolario Italiano. Oggi, grazie a un sito internet ricco e ben strutturato, la Crusca dialoga in rete sia con gli studiosi sia con gli appassionati di lingua italiana: è possibile consultare sul web tutte le edizioni del Vocabolario, fare una visita virtuale della villa, ottenere una consulenza linguistica da esperti della materia.