Casa di Tommaseo

Niccolò Tommaseo e il neotoscanismo

Niccolò Tommaseo e il neotoscanismo
Egisto Sarri, Ritratto di Niccolò Tommaseo, 1874, olio su tela, Firenze, Accademia della Crusca.


Niccolò Tommaseo (Sebenico, 1802 - Firenze, 1874), lessicografo, scrittore e patriota, dopo i primi studi compiuti a Padova, tra il 1824 e il 1825 è a Milano e conosce Alessandro Manzoni. L’incontro si rivela determinante per il giovane studioso che inizia ad annotare il Vocabolario della Crusca nell’edizione veronese del Cesari ed espone, nel Perticari confutato da Dante (1825), il nucleo del suo pensiero linguistico. Tommaseo elabora idee in contrasto con quelle manzoniane: suggerisce di adottare come modello di lingua il parlato toscano delle classi popolari e non il fiorentino parlato dalle classi cólte scelto da Manzoni per il suo romanzo. La teoria linguistica di Tommaseo, nota come neotoscanismo, si precisa negli anni del primo soggiorno fiorentino (1827-1832), quando lo studioso dalmata frequenta il Gabinetto Vieusseux, collabora con la rivista «Antologia», intreccia amicizie durature con scrittori come Gino Capponi. Sua «maestra di lingua» è però soprattutto la popolana Geppina Catelli, che per Tommaseo è anche una compagna devota e affettuosa. Negli stessi anni, compie indagini linguistiche nelle campagne della Toscana e raccoglie materiale per la raccolta dei Canti popolari toscani. Nel 1830 viene pubblicata a Firenze la sua prima opera lessicografica, il Dizionario de’ sinonimi, più volte edito e ristampato. Le reazioni a un suo articolo antiaustriaco lo convincono a lasciare Firenze. Negli anni successivi, trascorsi prevalentemente in esilio volontario tra Francia, Corsica e Corfù, Tommaseo diventa socio corrispondente della Crusca e inizia a lavorare al Dizionario della lingua italiana, noto (dal nome del principale collaboratore) come Tommaseo-Bellini: nella scelta delle voci da registrare Tommaseo si fa guidare dal principio della consonanza dell’uso popolare con quello letterario. Nel 1859 rientra a Firenze dove trascorre, in ristrettezze economiche e ormai quasi cieco, gli ultimi anni della sua vita, sempre lavorando al suo Dizionario.