Palazzo Pitti

Redi e Magalotti: rigore scientifico e piacevolezza della lingua

Redi e Magalotti: rigore scientifico e piacevolezza della lingua
Saggi di naturali esperienze fatte nell’Accademia del Cimento... e descritte dal segretario di essa Accademia, in Firenze per Giuseppe Cocchini, 1666, Frontespizio. Osservazioni intorno alle vipere fatte da Francesco Re.
Capolavori della prosa scientifica seicentesca, queste due opere intrattengono uno stretto rapporto vicendevole, non solo per la vicinanza di tempo e di luogo (furono stampate entrambe a Firenze, addirittura dallo stesso stampatore Stella), ma anche per la profonda amicizia che legava i rispettivi autori: le Osservazioni sono infatti dedicate da Redi proprio a Lorenzo Magalotti, all’epoca (appena ventenne), segretario dell’Accademia del Cimento.


A Francesco Redi (Arezzo, 1626 - Pisa, 1697) e Lorenzo Magalotti (Roma, 1637 - Firenze, 1712) si devono contributi fondamentali tanto nel campo delle scienze, quanto in quello del progresso della lingua italiana. Sono entrambi membri sia dell’Accademia scientifica del Cimento ospitata in Palazzo Pitti (Magalotti, poco più che ventenne, ne è addirittura segretario dal 1660 al 1667), sia dell’Accademia della Crusca, per la quale collaborano attivamente alla stesura della III edizione del Vocabolario. Se Galileo aveva dimostrato le potenzialità dell’italiano come lingua scientifica, Redi, nelle famose Osservazioni intorno alle vipere (1664), e Magalotti nei Saggi di naturali esperienze (1666), ne sviluppano la lezione, creando uno stile di prosa scientifica inedito, costruito appositamente per le caratteristiche dell’italiano e basato sulla scorrevolezza, la semplicità, la piacevolezza e l’impiego frequente di materiale letterario che alleggerisca e faciliti la lettura dei contenuti tecnici. Dal punto di vista lessicale, si deve a entrambi una forte spinta di apertura verso le lingue europee (con l’adozione di numerosi francesismi, anglicismi e ispanismi) e in particolare a Redi un’importante opera di svecchiamento del lessico medico, con l’abbandono di antiche denominazioni di origine araba in favore di forme di origine classica inserite nella III edizione del Vocabolario della Crusca e poi divenute comuni (a meri si sostituisce esofago; a longaone, intestino retto).