L'edificio fu fatto erigere attorno al 1430 dalla famiglia dei banchieri Busini. Acquistato dai Bardi negli anni Ottanta del Quattrocento, fu completato poco dopo. L’edificio passò poi ai Bardi Serzelli, che l'hanno abitato fino al 1954. Successivamente affittato alla Provincia di Firenze, è stato sede di un Liceo Scientifico statale. A partire dagli anni Novanta e fino al 2007, acquistato da una società immobiliare, è stato interessato da un complesso cantiere per la suddivisione in appartamenti dei grandi ambienti interni. La facciata, sviluppata sui canonici tre piani e graffita con una finta muratura a conci rinnovata nel 1885 (restaurata nell'ambito del recente intervento), presenta ai lati due scudi con le armi della famiglia Busini. Sulla facciata si trova una lapide commemorativa di Giovanni Bardi conte di Vernio, personaggio intorno al quale usava radunarsi, dagli anni Ottanta del Cinquecento, la Camerata de’ Bardi, un importante gruppo di letterati e musicisti. Il gruppo si riuniva con un intento preciso: riscoprire la bellezza dell’antica musica greca e farla rivivere in nuove forme, rinunciando allo stile polifonico in favore di una moderna monodia, tutta incentrata sulla parola cantata. Personaggi legati alla Camerata sono Vincenzo Galilei (che ne fu il principale animatore), Iacopo Peri, Giulio Caccini, Marco da Gagliano.

Curiosità: Il palazzo ha anche altre denominazioni: palazzo Bardi di Vernio, palazzo Bardi Serzelli, palazzo Bardi alle Grazie, palazzo Bardi-Busini, palazzo Bardi-Busini-Serzelli. Da non confondere con il vicino palazzo Bardi-Tempi.