Museo Nazionale del Bargello

Ritratto del cardinal Pietro Bembo

Questo ritratto, esposto nella sala degli Avori del Museo Nazionale del Bargello, è un mosaico eseguito nel 1542 da Valerio Zuccato, artista veneto definito dal Vasari come uno dei migliori mosaicisti del Cinquecento. Per realizzare l’opera, Zuccato si basò su un disegno del celebre amico e collaboratore Tiziano Vecellio, traducendo attraverso la tecnica musiva la tendenza alla stilizzazione formale tipica della ritrattistica di Tiziano della metà del Cinquecento. Possiamo datare e attribuire quest’opera con certezza (la data di realizzazione e la firma dell’autore si leggono nell’iscrizione in alto a destra). Nel mosaico vediamo raffigurato Pietro Bembo nelle sue vesti di uomo di Chiesa, con gli abiti cardinalizi, con una folta e lunga barba bianca e con la Bibbia tra le mani: l’espressione austera, lo sguardo concentrato, l’atteggiamento serio e solenne si addicono in pieno alla tipologia del ritratto di rappresentanza. L’erudizione del cardinale è testimoniata dalle guance incavate, tratto che allude alla sua profonda dedizione agli studi. Tra gli studiosi c’è chi ritiene che il ritratto sia arrivato a Firenze quando, alla fine del Cinquecento, i Medici lo acquistarono dalla collezione di oggetti d’arte del Bembo, messa in vendita dal figlio Torquato.

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