Conservatorio Luigi Cherubini e Museo degli Strumenti Musicali

Pianoforte verticale

Il pianoforte verticale è stato ideato e costruito dal toscano Domenico Del Mela, nel XVIII secolo: l’esemplare conservato nel Museo degli Strumenti Musicali risale al 1739, ed è il primo conosciuto. Ma l’invenzione dello strumento che entro un secolo sarebbe diventato lo strumento più noto e diffuso nella musica europea è opera di un altro italiano, Bartolomeo Cristofori (Padova, 1655 - Firenze, 1732), attivo presso la corte dei Medici dal 1690. Per capire l’importanza dell’oggetto di cui si parla basta dare un’occhiata alla traduzione della parola pianoforte in qualche lingua europea: piano (francese, inglese, spagnolo, portoghese, olandese, danese, ceco), pjano (albanese), pian (rumeno), πι?νο (neogreco). La nascita del pianoforte si colloca in un periodo di grande cambiamento nella storia della musica, che vede l’evoluzione dello stile compositivo e la fortuna della forma-sonata, e segna la fine dell’era del clavicembalo. Le nuove possibilità interpretative – nate dagli scambi tra clavicembalisti, violinisti e sinfonisti – rendono evidenti i limiti dello strumento: il suono prodotto pizzicando le corde non può essere prolungato né colorito dinamicamente. Le sperimentazioni di Cristofori nascono proprio da qui: egli costruisce uno strumento (inizialmente chiamato fortepiano) che attraverso la percussione delle corde e l’uso di pedali permette di produrre suoni di maggiore durata, ma soprattutto, a differenza del clavicembalo, di produrre il piano e il forte. Lo strumento più rappresentativo della musica moderna dunque “parla” italiano. A essere italiano, più in generale, è il nome di molti strumenti musicali. Solo qualche esempio: violino (spagnolo violín, inglese e danese violin, albanese violí), ocarina (inglese, francese, portoghese, spagnolo ocarina; rumeno ocarin?; danese, ungherese e tedesco okarina), fagotto (spagnolo, rumeno, olandese, danese, ungherese e polacco fagot; neogreco φαγ?το; finlandese fagotti; lituano fagòtas); italiano è anche il noto mandolino (inglese, danese, ungherese e turco mandolin; francese, olandese, tedesco mandoline; ceco e polacco mandolina; neogreco μανδολ?νο).

Curiosità: il più antico pianoforte di cui si ha notizia è un esemplare di Bartolomeo Cristofori risalente al 1720, conservato al Metropolitan Museum of Art di New York (ex Crosby Brown coll. n. 1219). Nel Museo degli Strumenti Musicali di Firenze sono invece conservate alcune meccaniche costruite dall’artigiano.

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